Pubblicato in: Ul zanzarino

Zanzarino 2002

Alcoooool? No grazie…

UL ZANZARINO

 

OVVERO…

LE IMPRESE DA (NON) DIMENTICARE…

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Di cazzate se ne fanno tante, spesso però si tende a nasconderle o dimenticarle. È proprio per questo motivo che questa pagina trova la sua ragione d’esistere.

E allora eccole qui le “perle” dei baldi giovani di questo paese (ma non solo!):

 

” ZANZARA 2 0 0 2″


 

AVVENTURE OLTRE CONFINE

Da Riccione sono giunte voci alquanto singolari, secondo le quali…

 … uno dei “figli di ferroviere” non ha obliterato i biglietti sfiorando una multa-record, ma poi se l’è cavata con poco!

…la gentile “capa” dell’hotel si aspettasse un gruppo di tranquille fanciulle e si è ritrovata un gruppo di maschiacci e una fanciulla non troppo tranquilla

…c’era chi dormiva in una mansarda e pare che abbia pestato un sacco di testate!

…c’era chi aveva il cesso in discesa!

…si potesse fare la doccia comodamente seduti sul vaso!

…c’è chi per far onore al suo nome si è preso una bella “abbronzatura”!

… c’è chi è uscito dall’acqua VERDE dopo il primo (e ultimo) bagno!

…c’è stato chi voleva tirare le sei di mattina dormendo su una sedia in discoteca!

…i due spiaggiaioli del gruppo siano andati in spiaggia per prendere il sole, che si nascondeva dietro una folta coltre di nuvole cariche di pioggia!

…c’è chi ha dato spettacolo a bordo di un “risciò”, prima avventurandosi in sorpassi estremi e poi, con il fido compare di stanza passando sopra una fontana e concludendo il tutto con un ribaltamento nel bel mezzo di una piazza affollata di gente… che ha ben accolto “l’acrobazia”!

…un attacco “gavettoniano” dall’alto abbia allagato parte della stanza 46 l’ultima sera!

… migliaia di frammenti di gavettoni siano stati ritrovati nell’area del parcheggio antistante l’hotel!

…c’era chi era quasi in preda dal panico perché non trovava più le chiavi della macchina (e non ero io…)!!

Da Riccione, per voi e per tutti,  A. Ceroni.

 

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TRANQUILLO SOGGIORNO IN TOSCANA

Il mondo é piccolo e le voci corrono, sentite un po’ cosa è capitato per le strade della riviera etrusca!!

Un gruppo di tre ragazze tr a le quali si aggirava una nuvoletta, decide di farsi una bella vacanza a piedi in quella bellissima regione che è la Toscana.
Dopo un paio di giorni appoggiano il pesante scacco e piazzano la loro tenda in un campeggio poco distante dalla spiaggia. A distaccarle da quest’ultima c’è una pineta larga poco più di
500m poi 5 minuti di strada a piedi.


Una sera, le tre girl-scout fanno conoscenza con quattro ragazze (scout pure loro) provenienti dal Belgio. Decidono così di passare una bella serata sulla spiaggia in loro compagnia, c
antando, suonando e facendo un bagnetto notturno.


Subito dopo il bagno, le quattro ospiti lasciano la spiaggia per tornare al camping e fare una doccetta, mentre le ticinesi decidono di concludere la serata come tradizione scout vuole. In costume da bagno, con addosso solo un asciugamano e la pila da minatore il testa attraversano la nera pineta e proseguono la strada.


Ecco venirgli in contro un giovane dalla faccia strana. Beh, nulla di strano, è più strano trovarsi in giro tre ragazze in costume da bagno a mezzanotte meno un quarto. Poco dopo il giova
ne cambia direzione e sorpassa il trio momò. A quanto pare le tre ragazze se ne sono accorte solo quando, sempre la stessa persona (ormai diventata sospetta), torna verso di loro. In lontananza si scorgeva un movimento del braccio strano, diverso dal solito pendolare delle braccia durante la marcia., che pochi metri di distanza si rivela un frenetico smanettarsi accompagnato da una faccia poco carina.
Eh eh eh…ma vi immaginate la loro faccia?


Una di loro per controllare se quello che aveva visto era vero si è addirittura girata in dietro, ma accorgendosi che il pervertito aveva di nuovo cambiato direzione seguendole…. Panico….un minuto di silenzio forzato dallo stato di shock e panico poi…” Ragazze aumentate il passo!”
Si dice, che di notte nella tenda girava una strana nuvoletta piena di sogni (o incubi?) riguardanti il fattaccio avvenuto poche ore prima, che non hanno lasciato tregua ad una delle tre momò!!

Cosa bisogna imparare da un’esperienz
a del genre:
1. Mai andare in giro sole solette, soprattutto di notte.
2. Parlare, cantare ridere e scherzare per fare finta di nulla e tenere sotto mano un oggetto contundente, ma non farsi sgamare aumentando il passo come le tre “furbette”.
3. A certi orari non andare in giro a piedi per posti sconosciuti.
4. Non raccontare a nessuno certe esperienze, potreste essere derisi per parecchio tempo!! ;o)

 

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MEGA TRASFERTONE CON L’INTERCLUB

era un tranquillo sabato mattina quando un gruppo di baldi giovani si ritrova ai posteggi del cimitero (sarà questo che ha portato a tutta la sfiga????)di balerna per recarsi a fare un simpatico torneo al di la dei monti.


il previdente organizzatore ha pensato proprio a tutto,infatti ha noleggiato un simpatico furgone diesel così da evitare ai giocatori di dover guidare.
non tutti sono molto convinti ma alla fine tutti si decidono e montano sul mezzo,il viaggio comincia!
tutto va a gonfie vele infatti i nostri amici arrivano a destinazione con un’ora di anticipo!e per fortuna perché grazie a quel marameo che é venuto a prelevarci per condurci al campo é stata + lunga la tratta uscita autostrada-campo da calcio che novazzano-bienne!
ma no problem,dopo un paio di sclerate e 4 ghignate il gruppo arriva giusto in tempo per cominciare la sua prima partita!


non ci si può di certo lamentare della giornata passata al campo!infatti lo squadrone ha giocato e vinto, ha mangiato e bevuto e soprattutto si é divertito!
solo durante la finale c’é stato un qualche inghippo ed é scoppiata una bagarre generale che però si é conclusa senza ne porti né feriti!ha solo reso un po’ nervosi tutti quanti che arrabbiati con il mondo intero si sono pure dovuti fare un bella doccia gelata in quanto l’acqua calda aveva pensato bene di finire!
(n.b. é possibile che durante la bagarre qualche giocatore della squadra avversaria abbia lanciato il malocchio o maledizioni varie al nostro gruppo!)
comunque sia dopo essersi aggiudicati un ottimo secondo posto i nostri eroi decidono di prendere la via del ritorno.
dopo aver salutato alcuni elementi che saggiamente avevano deciso di trascorrere la notte in albergo i nostri amici salgono sul furgone e partono per la lunga avventura.


che tra l’altro non comincia nel migliore dei modi perché é risaputo che non é bello andare verso berna per tornare in ticino.
lungo la strada ci si accorge di non avere + carburante,detto fatto ci fermiamo in una stazione di servizio,la prima che incontriamo per fare rifornimento e magari prendere qualche bibita.


ma ovviamente quando scendiamo ci accorgiamo di aver accostato dalla parte sbagliata infatti il serbatoio é dalla parte opposta della pompa. ma non c’é problema perché con un’astuta manovra il nostro autista mette a posto tutto e comincia a fare rifornimento.
nessuno vede o sente niente in quanto sono tutti impegnati a rifocillarsi o ad aiutare qualcuno in fin di vita in preda ad uno strano attacco di crampi.
tanti decidono di non mangiare li,tanto sarebbero giunti a destinazione poco più tardi e si sarebbero fermati a mangiare magari una pizza tutti insieme.
riparte quindi il viaggio.


“sono le 9.15” “azzo, a che ora chiude il gottardo?” “merda!” e così comincia una corsa contro il tempo.
ma gli zucchini si sa,sono sempre puntuali e oserei dire forse troppo infatti ore 21.25 dopo una tirata paurosa i nostri amici giungono al gottardo e trovano la strada già sbarrata!cacca,cosa si fa adesso?!
non resta niente altro da fare che,prendere la via del passo!


ma ecco che giunti alla fatidica rotonda che ormai é entrata nella storia e della quale ogni componente ricorda ormai ogni piccolo particolare ecco che il furgone comincia a tossicchiare…tossicchia tossicchia e…si sepegne!!sembra che non ci sia + niente da fare,non vuole saperne di riaccendersi,si opta quindi per lasciarlo riposare ma..ZERO!
a qualcuno sorgono dei dubbi ma questi vengono smentiti con sicurezza dall’autista.
allora il tedescone del gruppo viene trasportato fino alla colonnina dell’sos dove tanto gentilmente conversa con qualcuno del tcs che dice che avrebbe mandato aiuti.


aspetta e spera,nessuno in vista e nel frattanto qualcuno scorge pure qualche fulmine e nel giro di pochi minuti ecco un bell’acquazzone!ci mancava anche questo… (ci hanno fatto proprio un makumba!)
tutti nel furgone ad aspettare!
tutte le auto che si sono fermate durante il viaggio l’hanno fatto solo per chiedere info e niente più per poi lasciarci nuovamente soli in mezzo ai nostri guai.grazie tante!


ma ecco che un brav’uomo,che ,anche se dell’aspetto non ispirava tanta fiducia, sembrava se ne intendesse di motori e infatti sotto la pioggia dopo aver data un’occhiata al cofano si dirige con sicurezza verso il serbatoio.estrae il tappo e …scopre che i sospetti erano esatti!
nel furgone DIESEL era stata messa della BENZINA!!HELP!
visto che non c’era nient’altro da fare che continuare ad aspettare il tipo del tcs i nostri amici pazientano ancora un po’ ma nessuno in vista.
allora qualcuno decide di dirigersi di nuovo verso la colonnina a fare una chiamata ma..ecco che dall’angolo sbuca l’essere tanto atteso il quale dopo aver capito cos’era successo smonta tutti quanti dicendo che il furgone andava lasciato li tutta la notte.
i nostri amici in preda al panico non sanno + cosa fare…”come si torna a casa adesso?!”


ma a qualcuno viene una brillante idea!andiamo a prendere il treno “viaggio in treno viaggio sereno!!!”
e così tutto il bandone si reca alla non lontata stazione ferroviaria con armi e bagagli.
si bella roba,l’ultimo treno era forse passato 50 minuti prima,siamo nella merda!
fortunatamente come in ogni stazione c’era una di quelle stupide macchinette del cibo che se non altro ci ha permesso di rifocillarci.
“bella cacca,ma xché tutte a noi?!”


ma ecco il salvatore!per fortuna un componente dello sfortunato gruppo chiama a casa e MIRACOLO!dicono che sarebbero partiti e ci sarebbero venuti a prendere!GRAZIE AL CIELO!
detto fatto riprendiamo tutto il nostro ambaradan e torniamo alla tanto amata rotonda dove ci riammassiamo nel furgone ad aspettare.
l’attesa é di circa un’oretta e di cagate se ne sentono fin troppe!ma se non altro dopo tutto ciò il morale é ancora alto!
finalmente arrivano a prenderci shumacher e barrichello che ci riportano a casa sani e salvi anche se la loro guida era spericolata assai!
e così alle 2.30 si conclude il viaggio cominciato alle 19!
stanchi morti ma in fin della fiera divertiti i nostri amici si promettono di prendere ognuno la propria macchina se ci dovesse essere una prossima volta!!


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“IL BOOMBA-FURTO” 

Tutto si era svolto con la massima velocità e circospezione: arrivo a castel di sotto con la fiammante Toyota, posteggio imboscatissimo, rapido disboscamento del canneto e caricamento nel baule: la rossa Toyota nel breve volgere di qualche istante era stata trasformata in un cespuglio con le ruote.

Terminata l’operazione I tre fanno ritorno alla base, soddisfati per aver portato a termine la difficile operazione nel miglior modo possibile! Bastano però pochi minuti per capire che non è così: infatti i padroni del canneto avevano visto tutto: i tre moschettieri erano stati riconosciuti e dovevano portare le loro facce (e non solo) al cospetto dei padroni di casa per chiedere umilmente scusa! 

Il momento era terribile: i tre si aspettavano il peggio, ma per loro fortuna i padroni di casa si dimostrarono alquanto clementi, e risposeroo alle loro scuse con:

“ma i fai ben!!”

Sollevati da questo pacifico incontro i tre tornano di nuovo alla base e qui comincia la sceneggiata: si fa credere al gruppo che servono 1000 franchi in contanti per riparare il danno e… tutti ci cascano!!!


 

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QUANDO I SERVIZI PUBBLICI SONO GRATUITI

La redazione del “ZANZARA NEWS SPECIAL EDITION ”, che si differenzia dai suoi rivali (tra l’altro pessimi e monotoni per non dire “scontati”) per il suo inconfondibile stile “tra il tragico e il comico”, è tornata su questo GB con il fine di narrarvi le (dis)avventure di due allegri viaggiatori dionisiaci new azzanesi che per troppo tempo sono rimaste celate nei ricordi dei pochi testimoni.


Un freddo dì di fine gennaio (quando il carnevale Zanzara era alle porte) due buffe figure colgono al volo un’occasione irripetibile per andare a portare visita ad un saggio individuo, anch’egli attinente del comune il cui emblema è il cane rampante, soggiornante attualmente nella fredda e squallida Zurigo.
Il viaggio che divide le due località preced
entemente citate è di quelli tosti ma i due personaggi lo affrontano all’insegna dell’alcool e del divertimento creando imbarazzo tra gli altri passeggeri del convoglio….


Giunti sulle sponde della Limmat i due raggiungono il loro compare, immerso nello “studio matto e disperatissimo” (Leopardi) dell’informatica all’ETHZ.
Dopo che ebbero “riparato il corpo lasso” (Dante) nell’alloggio dello zurighese, i 4 (ai tre citati va ad aggiungersi Ceres da Obino, stallone di razza pura ma dagli zoccoli uncinati per cause ignote) amici trascorrono una serata all’insegna dell’um
orismo. Il dolce nettare scorre rapidamente nei loro organismi, e dopo lunghi brindisi è ora di tornare all’ovile per trascorrere ciò che resta della notte. Per compiere i tragitti intra cittadini gli zurighesi sono soliti utilizzare il mezzo di trasporto più comune: il tram. Anche i due viaggiatori non vogliono modificare questa gloriosa tradizione e fanno lo stesso: salgono sul tram (ovviamente senza biglietto) e via….


Ed ora attenzione perché è proprio a partire da qui che la nostra storia vi entusiasmerà maggiormente quindi mano sul “topo” e fate scorrere il cursore…
Il giorno seguente i due travelers lasciano la fredda Zuri
go (lasciando una bottiglia di nettare irlandese in regalo a coloro che per una folle notte li hanno ospitati) per proseguire il loro viaggio verso l’estremo ovest della confederazione….


Dopo aver preso l’ennesimo tram senza biglie
tto, i due banfi vedono salire sul veicolo filoguidato un controllore e per paura di essere scoperti e di finire a calci nella Limmat i due scendono veloci come due cobra e proseguono il tragitto verso la stazione a piedi.
Saliti sul treno i due amici cominciano a fare il
calcolo dei quattrini risparmiati per i vari tram….proprio un bell’affare…
Giunti nella località sulle sponde del Lemano, i due viaggiatori capiscono che anche qui i mezzi pubblici sono gentilmente offerti dal comune ai residenti…un altro bell’affare…


La giornata è intensa: i due amici si devono orientare sul loro avvenire.
Al termine di questo logorante dì, i nostri amici salgono sull’ultimo tram “gratuito” per dirigersi verso la stazione….ma destino infame…blocco dei controllori al capolinea! Ogni via di fuga è bloccata ermeticamente da energumeni dalle dimensioni disumane, nascondersi sotto i sedili del tram è impossibile, patteggiare con quegli omaccioni francesi è impossibile,…ed è così che i due “furbastri” devono arrendersi all’ineluttabile fato.
E pensare che poco prima dicevano scherzosamente: ”Porca bestia ma i mezzi pubblici si pagano solo in Ticino, che colpaccio, scaltri come faine!!!!!”
Non aggiungiamo altro ma vi diciamo solo che i nostri
due amici hanno pagato per tutte le volte (e tutte le persone) che in quei due giorni hanno utilizzato illegalmente i tram oltre Gottardo!


Morale della favola: non
fare il furbo, prima di salire sul tram compra il biglietto!


 

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“L’ADVENTURE TEAM” COLPISCE ANCORA!

Si tratta ancora dell’ormai celeberrimo presidente, che nel giorno di lunedì 20 maggio decide di andare a fare quattro passi in compagnia sulle pendici del San Giorgio.
Tra un passo e l’altro e tra una parola e l’altra, nasce un’idea per illuminare il cartellone del Boomba Party appeso sotto la Raffeisen: due lampeggianti da cantiere ai lati e il gioco é fatto! Chi vuoi che non lo veda!?
Il cammino continua, ed ecco un cantiere con tanto di lampeggianti.
Il presidente si avvicina, punta l’indice verso la lampadina arancione e…il lampeggiante cade a terra rompendosi in tre pezzi. I compagni impauriti da questo gesto si chiedevano quale altro danno avrebbe potuto fare durante la giornata con il suo “magico” tocco.
Arrivati in vetta, dopo aver mangiato un bel piatto di gnocchi, la giuda di turno tira fuori dal suo sacco la celeberrima torta del San Giorgio e scopre con stupore che anche quella é rotta in tre pezzi.

Un caso, o il tocco magico del presidente?!
Mah,non lo scopriremo mai…
Ma il tempo passa, e presto arriva anche il momento di scendere al piano.
Sempre il nostro amico (Ciribiribiri…chino) scoprpre che le sue bellissime scarpe della K2 non sono le più adatte per percorrere discese terrose. Infatti rischia spesso di scivolare e di pestare il posteriore per terra. Ma poi ci prende gusto e chima questa disciplina “surf su terra”.
“Guardate ragazzi che figata!” Prende una
grande rincorsa e “guarda come domino l’onda!!”
“Che gatto” diceva uno degli spettatori.”Questo non si ferma più, va dritto…” Ma non fa in tempo a finire la frase che il nostro surfista si sbilancia e si ritrova per terra lungo e disteso a faccia in giù.
Per qualche secondo regna il silenzio, ma poi… anche gli altri due si ritrovano in terra, ma a spanciarsi dalle risate!!!
A quali conclusioni si può arrivare?
1.La prossima volta per andare in montagna é il caso di mettere scarpe più adatte.
2.Piantarla di fare il bambo,spesso si rischia di farsi male!


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NICE AZUR CUP”


notizie giunte alla redazione de “Il Zanzarino” direttamente dalla Francia:

secondo fonti non ufficiali parrebbe che:

il primo giorno il “Pres” della squadra sia arrivato sul campo da gioco senza la borsa da calcio, dimenticata (con tanto di borsello, natel,…) davanti all’Hotel e abbia costretto due “dirigenti” a farsi un paio d’orette in macchina per andare a riprenderla!

c’è chi per andare al gabinetto doveva munirsi di catino…

durante la premiazione la borsa del nostro amico quattro sia stata rubata da una non ben identificata persona. A nulla sono servite le ricerche. Da segnalare che anche la bandiera del Fair-Play, rubata esattamente un anno fa in terra francese, se ne è andata con la borsa…

il coach Giorgio per una scommessa persa abbia dovuto radersi la folta chioma a zero…

prima della partenza x il viaggio di ritorno i nosti eroi abbiano passato circa 2 ore per le vie di Cannes alla ricerca di una sede della polizia che non chiudesse in un giorno di festa

si è sfiorata la rissa tra alcuni componenti del sud 75b e i securini all’entrata dell’hotel, nonchè con una persona che li ha minacciati dall’alto di tirar giù un paio di ciabatte

alle ore 4.00 del mattino dell’ultimo giorno 2 securini abbiano fatto irruzione nella camera 003 trovandoci 20 persone e una quantità industriale di alcool

i due coccodrilli che facevano da copilota durante il viaccgio di ritorno abbiano preso la strada giusta pensando di aver imboccato quella sbagliata!

il pilota del magico furgoncino durante il viaggio di ritorno abbia bruciato 4 semafori in pochi secondi in zona Varese.

il pullmista e i due copiloti all’andata siano riusciti a perdere il biglietto dell’autostrada ma per loro fortuna non siano incappati in multe di nessun tipo

c’è chi si è spacciato per tre giorni per il Re Lucertola


all’andata ci sia stata un cambio di autista “al volo” da qualche parte tra la pianura italiana


anche all’andata i nostri eroi siano riusciti a sbagliare strada e per ritornare sulla retta via abbiano dovuto fare una di quelle manovre molto “hard”

la guerra dell’axe è divamapata nella 003

una collana è andata in frantumi nella 005


le creme dopo-sole siano piuttosto care in Francia

c’è chi è stato immortalato mentre stava facendo qualcosa di poco lecito sempre nella 003



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La “Everts” di Novazzano

Ormai il campionato del mondo di motocross è alle porte e la stagione dei gran premi sta per iniziare a Valkenswaard in Olanda. Ma pochi appassionati di questa disciplina spettacolare, basata d’acrobazie, salti, … e specialmente impennate, hanno avuto la fortuna di vedere all’opera la nuova campionessa di impennate di Novazzano.
Tutto ha inizio una tiepida sera di fine inverno. Come al solito il gruppo di amici si era ritrovato al bar Tramonto di Novazzano a fare due tiri a calcetto, a d
eliziare la platea a bigliardo (chiedere a Vanoni) e a gustarsi delle birre preparate dalla “fantastica” cameriera.
Il tempo volava ed la serata era ormai terminata. La nostra campionessa decise così di dirigersi a casa, pagò il conto e accompagnata da pochi intimi amici, si recò all’ester
no del locale per avviare il suo potente mezzo.
Una volta acceso inizio a scaldare il motore disturbando la quiete pubblica, in special modo quella del centro Botta.
Tutto sembrava a posto fino a quando la “Everts” decise che era il momento di partire, tolse il potente mezzo da cavalletto,…. ma non si avvide che la ruota posteriore stava ancora roteando ad alta velocità, il motorino schizzo in alto e ricadde contro un altro mezzo posteggiato nelle vicinanze…
La scena che apparve agli occhi dei pochi intimi amici fu catastrofica, due motori abbattuti di cui uno ancora acceso, la “Everts” accasciata al suolo, per fortuna dalle risate,..
Tutto questo è solo e puro spettacolo.
Speriamo che il proverbio: chi ben incomincia è già a metà dell’opera non valga per la nostra “Everts” di Novazzano, altrimenti…

PS: Everts è un pilota di motocross, che ha vinto 5 titoli nella classe 500 a 4 tempi con la Yamaha e quest’anno tenterà di eguagliare il record assoluto di titoli conquistati(6).

 

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Voci dal Carnevale

ai redattori del Zanzarino è giunta voce che:

– al primo Carnevale del 2002 (Isone) c’è chi è rimasto senza passaggio e per non distrurbare i parenti voleva farsela a piedi fino a casa…

– al Bar de Nuit del Carnevale di Novazzano si aggirava una persona a quattro zampe sul pavimento alla ricarca di 50 franchi che verosimilmente aveva già speso in alcool!!

– c’è chi è addirittura riuscito a rompere una gru!

– un abitante di Castel di Sotto stia ancora cercando una scala nel centro paese di Novazzano

– un autista da battello ha raso al suolo un cartello stradale

– 3 persone sono state fermate e schedate durante la trasferta verso Bellinzona da una volante della polizia in quanto giravano con un lampeggiante blu

– 7 persone hanno compiuto 7 volte il giro di Bellinzona alle cinque del mattino alla ricerca di un bar con televisione aperto in cui guardare le olimpiadi

– a Chiasso c’è chi ha sacrificato un paio di occhiali per difendere un amico

– il “Pres for a day” abbia perso il proprio natel tra i coriandoli di Chiasso…

– il Pres vero stia ancora aspettando la sua griglia che è stata smarrita!

– a Tesserete c’è chi non ha fatto il corteo perchè divorato dall’alcool ed ha preferito rimanere in macchina…

La redazione del zanzarino sottolinea che queste sono solo voci ma che qualcuna potrebbe anche essere vera!

 

 

 

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Zanzarino “LIVE”

Credo che questa sia la prima volta che un’impresa dei nostri eroi venga redatta proprio nel momento in cui sta accadendo.

Pare che il membro zappatore di un gruppo carnevalesco di Novazzano si sia apprestato a prendere il bus che ogni volta che va a scuola verso le 4 lo porta in stazione. E pare anche che abbia preso il primo Bus che passava. Sfortunatamente per il nostro eroe il bus in questione si rivelava quello sbagliato, e il poverino (non citiamo il nome) pare si sia messo in cammino a piedi verso Lugano. Girano anche voci che in questo momento, 17.20, stia camminando sotto la pioggia e magari anche senza ombrello diretto in stazione… a chi interessasse pare che il suddetto bus fosse diretto a Porza, che con la stazione di Lugano ha poco in comune, sono molti i ch ilometri che separano questi 2 luoghi…

Morale: tutti i bus riportano bene in grande la loro destinazione, che il nostro pres (azz mi è scappata…) oltre che ad avere problemi di scrittura abbia anche difficoltà a leggere?


 

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L’uomo sbarca su marte

Immaginatevi la scena: anno 2025, lo shuttle spaziale apollo 48 è in procinto di atterrare sul pianeta rosso, a bordo uno staff di astronauti d’eccezione. Lo shuttle si posa sul pianeta in modo perfetto, si apre il portellone e dallo shuttle scende una scaletta che si posa a terra. Il momento è di quelli storici, l’uomo sta per conquistare il secondo pianeta del sistema solare dopo la luna. Miglioni di telespettatori seguono l’avvenimento davanti al teleschermo. Dalla navicella esce il primo astronauta, vestito d’un grigio elettrico, stile carta alu. La tuta lo fa sembrare tre volte più grande del normale. Cucita sul cuore porta la bandiere americana. In testa occhiali da sole e capelli riccioluti! Un passo, un altro passo… mancano pochi gradini alla posa del primo piede sulla terra rossa quando ecco che l’astronauta si sbilancia e perde l’equilibrio cadendo rovinosamente a terra, magra figura!

Cosa centra tutto questo?

Beh immaginatevi la scena al carnevale di Cadenazzo quando il Pres del nostro mitico gruppo di carnevale (vestito per l’occasione da astronauta) è ruzzolato giù dalle scale di un pullman alestito a bar… si pensava che fossero le donne a cadere ai suoi piedi, ma per una volta è stato il contrario!



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Chi … a capodanno … tutto l’anno!

Il detto, si sa, è di quelli antichi, forse più vecchio della stroria conosciuta. E allora per stare alle tradizioni c’è chi ha pensato bene di darci dentro, ma di “bruto bruto bruto”. Per mantenere l’anonimato ci limitiamo a dire che il giovane protagonista dell’avventura è uno di quelli che gira sempre in quel di Novazzano, ma che da qualche tempo è caduto vittima di una delle più grandi disgrazie di questo mondo: l’amore!


Quella sera l’appuntamento era a casa dell’uomo che a carnevale non ha bisogno di tingersi i capelli: si ride si scherza e si beve in compagnia! La serata trascorre spavalda fino a mezzanotte, il nostro eroe festeggia con gli altri l’avvento del nuovo anno, ma poi decide di prendersi un po’ di intimità con la gentil consorte…! Ma qui, nel bel mezzo dell’intimità, qualcosa va storto, sembra che nel loro rapporto qualcosa si sia rotto… eppure i due sono sempre innamorati!!


N
on vogliamo ora r
accontarvi tutti i particolare perché sull’accaduto ci è stato chiesto il massimo riserbo, ci limitiamo a dire che la mattina seguente il nostro eroe è dovuto andare fino a Mendrisio ad accompagnare la dolce metà in un posto non troppo lontano dal Matak dove il baldo omino e un paio di soci si fermano a bere un cappuccino, si insomma… un cappuccio piccolo, forse troppo piccolo per la furia agonistica del nostro don giovanni…

 


© NCS

anno 2002

È seriamente vietata la riproduzione

Fatti luoghi e persone sono fatti veramente accaduti, luoghi veramente esistiti e persone davvero così stupide come sembra leggendo queste storielle. Le situazioni qui descritte possono sembrare assurde o ridicole ma non sono che lo specchio di una strana realtà… . La NCS si riserva tutti i diritti sulle storie sopra pubblicate, avvertendo inoltre che l’ambito della pagina è strettamente confidenziale e ogni abuso sarà punito in modo adeguato!

Un particolare ringraziamento va a SA*, Wes, Maretta e a tutti quelli che con passione dedicano il loro tempo a questa bella rubrica!