Pubblicato in: Vario

Il Cile visto da un’NCSiana

Vi scrivo per informarvi “live” di cosa sta succedendo in Cile.
Mi chiamo Jessica Bottinelli, 25 anni studentessa, candidata al Nazionale per i Verdi, attualmente in Cile per imparare lo spagnolo.
In questi ultimi due mesi gli studenti e i professori e gli addetti ai lavori nel settore educazione, sono in sciopero. Si susseguono manifestazione autorizzate e non (violentemente represse da parte della polizia), comitati studenteschi che si ritrovano, riunioni, marce, dichiarazioni…insomma un fermento fortemente tangibile.

Venerdì scorso gli studenti hanno rinviato al mittente (governo) delle proposte di riforme. Le motivazioni del rifiuto risiedono essenzialmente nel fatto che queste proposte non soddisfano le esigenze più importanti degli studenti (tra cui punto cardine un’educazione pubblica di qualità gratuita, o per lo meno fortemente sussidiata dallo stato). Non solo gli studenti hanno rifiutato le proposte del governo, hanno anche lanciato un ultimatum. Una nuova proposta, seria, entro lunedi prossimo 15 agosto. A partire dall’annuncio dell’ultimatum in tutto il Cile c’é un fermento tangibile e estremamente dinamico.

Praticamente ogni sera, in diverse zone e quartieri della capitale, ma non solo, si assiste al cacerolazo. Si tratta di scendere pacificamente per le strade, armati di padella e mestolo e battere battere battere..un ritmo, con speranza che le cose possano cambiare, con determinazione a non arrendersi, con voglia e consapevolezza di lottare per un diritto, quello dell’istruzione.

Assistere al cacerolazo del quartiere in cui vivo é stato abbastanza spettacolare. Si tratta di un quartiere “bene”, tutte casette, media borghesia. Eppure spontaneamente un centinaio di persone si sono radunate e a loro volta hanno attirato l’attenzione di altre persone, come me..che sono scese in strada, con la padella. Mi sono sentita coinvolta, come se fosse anche un problema mio, non della lontana gioventù cilena. C’erano giovani, ragazzi, ma anche abueliti (nonni) con i nipoti, genitori che hanno accompagnato i figli. Un rumore assordante ma tutto sommato in una bella cornice.